disegno umoristico


Pochi sanno che...

Pochi sanno che la carriera del tristemente famoso vampiro Dracula fu stroncata da un antenato del tenente Limerick, il celebre investigatore Limerick Senior. Correva l’anno 1863, e correva così veloce che aveva già superato il ‘64 e il ‘65 arrivando a un’incollatura dal ‘66, quando Limerick Senior, durante una vacanza in Transilvania dove un agente di viaggio poco ferrato in geografia lo aveva spedito equivocando con la Pennsylvania, si presentò al maniero del conte Dracula. Che questi fosse un vampiro lo dicevano tutti in paese, tranne Gunther il muto, ma mancavano le prove: perciò Limerick, che tra una tempesta di neve settembrina e un’incursione di lupi famelici si annoiava e non sapeva come passare il tempo, aveva deciso di tendere una trappola.
Appena il portone si aprì cigolando e apparve Dracula in persona, con tanto di mantellone nero orlato di ragnatele, Limerick disse di essere un viandante sperduto; il conte, che era un tipo socievole e quando usciva dalla bara amava stare in compagnia, gli sorrise amabilmente mostrando la sfavillante dotazione di canini anti-carie e lo pregò di rimanere a cena insieme a lui e ad alcuni ospiti.
Fu una seratina divertente, perché la compagnia era decisamente simpatica. Il dottor Frankenstein raccontò delle storielle terrificantemente esilaranti, che dalle risate fecero cadere a pezzi il suo mostro e attorcigliare la Donna Serpente. L’Uomo Lupo, allo spuntare della luna, si esibì in una applauditissima trasformazione, al termine della quale scappò via ululando all’inseguimento del gatto nero di Edgar Allan Poe. Quest’ultimo lesse alcuni suoi racconti, così paurosi che a tutti i presenti si gelò il sangue, finché Dracula (che detestava il sangue freddo perché gli procurava delle coliche fastidiose) lo interruppe annunciando che la cena era servita.
Seguì un banchetto luculliano; i presenti fecero onore a tutte le portate: draculatello, tagliatelle alla vampira, sanguinacci, stufato transilvano eccetera. Limerick Senior invece ordinò riso pilaff, risotto alla milanese, risi e bisi, riso in cagnone e crocchette di riso.
Quindi tutti andarono a dormire ritirandosi chi nella propria stanza, chi nel proprio loculo. Limerick si sedette sul letto e si mise ad aspettare. A mezzanotte in punto, la porta si aprì scricchiolando e Dracula comparve sulla soglia, con il tovagliolo al collo.
«Sei caduto nella trappola, conte!» esclamò Limerick Senior puntandogli contro una Colt caricata a proiettili di aglio.
«Per mille trasfusioni – brontolò il vampiro, – ma come diavolo facevi a sapere che sarei venuto proprio da te?».
«Caro Dracula, la spiegazione è molto semplice: dopo quella scorpacciata di riso ero certo che avresti scelto me, perché... “il riso fa buon sangue”!».

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